Parliamo di esche e del loro utilizzo

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    Su gentile invito di Ciuffo apro questa discussione per parlare un po’ di esche per la trota lago, a seguito di un dibattito ,appena iniziato, in chat, che riporto sotto:

    -27/1 2:05 Ciuffo®: la pastella è micidiale in ogni sua variate di colori, sapori, aromi o profumi, galleggiante o affondante, anche perchè la si può usare in mille modi.... a galleggiante striscio lento e soste a strappetti piuttosto che fermo del tutto, uso quella affondante arricchita di scent berkley + brillantini e (provare x credere) vince la camola 9 volte su 10; a recupero invece pareggia tutto il resto dalla ferraglia alle gomme (ovviamente più la trota è apatica e più sto leggero e lento in recupero. Solo a wacky serve la gomma per forza.... un pò anche a galla col pellet ;)

    -27/1 11:36 raimondolorenzi: Ammetto che non mi è mai piaciuta ma ultimamente mi sto ricredendo, soprattutto quando sto vicino al fondo mi sta dando ottimi risultati. Anche come velocità di innesco data la sua galleggiabilità mi evita di perdere tempo con la pallina di polistirolo messa sopra la camola. Non sono ancora d’accordo con te sul fatto che vinca sulla camola 9 su 10 ma ho tempo per ricredermi. Il pellet io lo vieterei ma non si può essere d’accordo su tutto 🤣

    -27/1 12:50 Ciuffo®: giusto! a 26anni.. Hai tempo per ricrederti. Discussione molto interessante da leggere anche x altri...peccato stiamo abusando della tag dove tutto va subito in coda e sparisce x sempre come sui social... copia questi ultimi mess e incollali in un nuovo 3D.. così ne parliamo e dopo le esperienze che farai aggiungerai le tue conclusioni. ps.. come x la pastella è un mondo tutto da scoprire, le camole non le puoi dopare con scent aggressivi o caseina che crea aloni impossibili con altro ( per la trota intendo... no pastura).. anche quel pellet che dicevo... non è pellet

    Ma, prima di continuare, ricapitoliamo rapidamente le esche più utilizzate. Queste potete trovarle in qualsiasi articolo online, quindi non vi tedierò troppo con inutili descrizioni, ma con un punto di vista pratico su come vengono utilizzate le esche dalla maggior parte dei pescatori, senza ancora entrare nel merito. Quindi:

    - Esche naturali: La camola è quella più utilizzata per l’ampia reperibilità (viene spesso venduta e comprata direttamente sul sito di pesca) e la facilità di uso dato che viene venduta all’interno di una scatolina mista alla segatura, non è quindi “schifosa”, passatemi il termine, a differenza della seconda esca naturale per importanza, il lombrico, che viene commercializzato all’interno del suo habitat, la terra. Serve quindi ravanare per trovarlo, a volte spezzarlo poiché troppo lungo. Il colore è scuro quindi meno visibile in acque opache. Tutti questi fattori fanno si che venga sempre meno utilizzato (ma sostituito da quello di gomma di cui parleremo in seguito).
    Per ultimo abbiamo il caimano, che in 5 anni di pesca assidua non ho mai visto utilizzare, e che di fatto, per quella che è la mia esperienza, rimane da citare quasi come cenno storico. Questi catturanti sono gli unici consentiti in gara. Aggiungo che la camola viene colorata naturalmente dai pescatori più sgamati per aggiungere quel quid in più alle proprie esche.

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    Vorrei inoltre sottolineare a caratteri cubitali che I BIGATTI NON VANNO USATI nella pesca alla trota, come esca ma soprattutto come pastura e che LA TROTA NON SI PASTURA. Scusate il caps lock ma avevo bisogno di sfogarmi.

    -La “pastella”: questa è venduta in barattolini e simile al pongo come consistenza. Il brand che la fa da padrona è la Berkley ma anche aziende più piccole come Antiche Pasture la commercializzano. È davvero molto utilizzata in quanto non ha il difetto di marcire come le esche naturali (il barattolino ce lo hai sempre ed è pronto all’uso, mentre quelle naturali devi un minimo sbatterti per procurartele) ma ovviamente anche per mille altri motivi, come la malleabilità (si può darle qualsiasi forma) e la varietà nei colori (ne fanno di ogni tipo possibile). La sua galleggiabilità la rende ottima per la pesca a fondo, mantenendosi distaccata da quest’ultimo il giusto per essere a tiro delle fauci delle nostre prede. Il difetto più famoso della pastella, che la rende odiata da molti pescatori, è la sua delicatezza sull’amo, infatti la sua morbidezza è croce e delizia. Senza le dovute accortezze, dopo due lanci si stacca, ma ci sono veloci e semplici espedienti per questo inconveniente. A tal proposito aggiungo che è molto importante assicurare il mantenimento della freschezza della pastella! Chiudetela bene, aggiungete pellicola trasparente a contatto e non fate passare anni per consumarla, altrimenti diventerà dura e perderà la sua malleabilità, diventando di fatto inutilizzabile.



    - Le esche gommose: Attualmente sono molto in crescita di utilizzo come tipologia. La consistenza è quella delle caramelle gommose. Una credenza abbastanza diffusa è quella che “se la trota sente la gomma, la sputa” ed attualmente non mi sento di smentirla. Ma le più recenti sono davvero morbide. L’impegno delle aziende è incentrato su questo aspetto, renderle il più morbidose possibili. A tal proposito, il marketing che sta facendo una casa come Trabucco, tramite i suoi video Youtube dedicati alla trota, ha dato una grossa spinta a mio avviso. Il vantaggio principale è quello di “durare” sull’amo per molte catture, ma questa fretta eccessiva nell’ avere di nuovo la canna in pesca sarebbe giustificabile solo in gara, dove non ne è consentito l’utilizzo. Inoltre, la morbidezza di queste gomme è inversamente proporzionale alla resistenza sull’amo. Il mio pensiero attuale (felice di cambiare idea) è che siano più una trovata commerciale per allargare il parco esche di ogni pescatore; così, quando durante il turno non starete facendo catture, proverete a cambiare esca, pensando di risolvere qualcosa, ma nel 95% dei casi la colpa non sarà di ciò che c’è sull’amo, ma di altri fattori infinitamente più probabili, come ad esempio che non stiate pescando nella maniera corretta, che il pesce nel lago non ci sia proprio, oppure che in quel momento “non mangia” indipendentemente da tutto. Però attenzione, perché non sempre è questo il caso! La gomma può ritenersi molto utile nella pesca a wacky (un innesco particolare rubato ad altre tecniche di pesca) e si narra che sia particolarmente adatta alle trote grosse. Questa è veramente poco conosciuta e non ho l’esperienza tale da parlarvene, lascio la parola a Ciuffo e sarò presto felice di testarla, in quanto nuova anche per me, e raccontarvi qualcosa in più in seguito.
    Ci tengo a fare un dissing verso l’esca “il bruco n1” che è davvero troppo rigida, sconsiglio fortemente.

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    - Le esche in ferro, resina, plastica ecc.: queste sono ormai accostate interamente e quindi erroneamente al Trout Area, che è una filosofia, più che uno stile, di pesca. Questi catturanti venivano e vengono utilizzati anche nella trota lago (vietati in gara) da molti pescatori e quindi anche da chi i salmonidae se li porta a casa. Ho rinvenuto dei cucchiaini nella cassetta da pesca di mio padre (anni 90) quando il trout Area manco esisteva. I puristi chiamano questa attività “spinning” e la dissociano dalla trota lago. Sono questioni di forma ed entriamo nel gusto di ogni pescatore. È molto frequente vedere la persona media “fare qualche lancio a spinning” mentre è in pesca “”normale”” magari con il galleggiante, ovviamente da fermo. Penso di poter affermare tranquillamente che nella Trota Lago sono un’esca secondaria ed attualmente la meno utilizzata se vogliamo scindere, come ormai è uso, trout area e trota lago e se vogliamo tenere unite trota lago e spinning alla trota in lago.

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    Questa è solo un’infarinatura iniziale, voglio modificare ed aggiungere molto e soprattutto entrare nel merito della discussione con Ciuffo. Non trovando la feature per salvare una bozza di post lo rendo nel frattempo pubblico ed integrerò man mano appena possibile. Nel frattempo suggerimenti di correzione o per ampliare la discussione sono molto graditi. Un saluto e buona pesca alla trota in lago a tutti! (Aggiornamento 1: ho aggiunto foto e qualche riga, corretto qualcosina, entrerò nel merito delle mie esperienze nelle prossime ore)

    Edited by raimondolorenzi - 28/1/2023, 03:42
     
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    Ciao, premetto che pesco a spinning ( no trout area)in laghetti dovo sono consentite solo esche artificiali.
    Di solito mi regolo così: parto con esche di reazione, ondulanti, lipless ( tipo filibustiere) ..poi se le trote sono collaborative continuo con le hard bait ,magari aggiustando il tiro su colori, profondità di pesca e velocità di recupero. Al contrario se vedo che sono apatiche vado a waky con senko 3 pollici di Yamamoto( si lanciaveramente lontano), inizio spiombato e aggiungo peso (jig head) se stazionano in profondità.Se devo fare distanza con la gomma, innesco il senko dritto con un amo del n.1 e lo uso come un lipless, ma in modo più lento e sondo tutta la colonna d'acqua. Altra opzione soprattutto per le big sono i piccoli minnow o crank..poche mangiate ma buone. Non escludo i rotanti che possono dare belle soddisfazioni quando tutto tace.
    Comunque bel post , bravo 😉
     
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    Caro Lorenzo, devo complimentarmi ancora con te, per passione, dedizione e competenza, sia nella forma del post che tratta in maniera davvero esperta la pesca alla trota, che del suo contenuto.
    Sei un pescatore intelligente, quindi come dice sempre il grande Loris Ferrari, possiedi la caratteristica mentale ed aperta numero uno, per essere a un livello sopra la media.
    In pratica e nonostante la tua giovane età, padroneggi le tecniche più innovative e redditizzie disponibili al giorno d'oggi.

    Nella partecipazione al tuo post mi ha preceduto Leork, altro pescatore che come te emerge a testa alta dalla massa (da quella posizione si vede tutto meglio) ;)
    Tu Lorenzo non hai scritto poco.....che aggiungere a te e Leo..... ? :unsure:

    Qui più che aggiungere, c'è da leggervi ed imparare!!
    Così su due piedi direi che per non fare doppioni sul forum, servirebbero domande specifiche a cui rispondere nel dettaglio..

    comunque....
    Hai parlato di pastella e della sua tenuta all'amo: in questo caso, quando si usano piombature sulla lenza, (es vetrino, bombarda, catenella.. sonar... piombino ecc) bisogna menzionare le molle sul gambo, in presenza invece di montatura terminale diretta, del grip dato dall'autocostruzione delle teste piombate.
    Come ben sai, queste di cui parlo sopra non sono in commercio ed io ho imparato a farle da Loris Ferrari.
    Altro cenno d'obbligo è parlare del sapore della pastella, dell'alone o scia che lascia, esattamente come la sua visibilità data da colore e brillantini.
    Ci sono circostanze in cui è da preferire un' esca molto appariscente, quindi in cui aggiungere glitter alla Berkley, ed altre più discreta.
    Es. con vetrino appoggiato sul fondo e pastella in risalità (galleggiante) tendo a dare una forma diversa all'esca rispetto a quando la muovo.
    Di esaltatori di sapidità, l'uso di caseina e certi tipi di scent non commerciali, non posso parlarne più di tanto. In privato ti dirò dove trovare (ad esempio) lo scent concentrato identico a quello Berkley.... per dopare le gomme e condire pastelle (commerciali o autocostruite)

    Gomme ( qui si apre altro mondo....)
    Per iniziare eccepirei al discorso che hai toccato in merito alla consistenza che, è pur vero che come dici appartiene al mondo delle gare ( che io ODIO!!) ma, bisogna non trascurare che gomma più resistente mantiene meglio l'innesco di quella morbida. Pertanto sia apre una forbice, dove in base alle circostanze si valuta quando serve (oltre al sapore) una consistenza più tenera, affinchè il pesce non sputi la gomma, piuttosto che più resistente quando vogliamo dare priorità al mantenimento impeccabile della perfezione dell'innesco durante vari lanci e sondaggi ( magari dopo una tocca) .
    Immergere (10-30minuti) una gomma nell'olio di semi e po sciacquarla, la fa diventare più resistente.
    (il processo è irreversibile)
    Indurre la trota ad attaccare più decisa una gomma dura, equivale a scongiurare uno sputo grazie all'uso di una più tenera.

    Gestire con sicurezza la rotazione voluta dell'esca durante il recupero è importantissimo!
    Il perfezionista dell'innesco, sente subito quando un recupero è tra quelli buoni, nonostante miri a farli tutti al suo meglio.
    Il pescatore del tipo qui sopra, intuisce che quel lancio è perfetto e darà l'abboccata, prima che succeda. (sà da prima che prenderà una trota)

    Come giustamente diceva sopra Leo, si parte sempre con esche veloci per mirare ai pesci più attivi e si va sulle più lente quando le prime non fruttano bene, però in determinate circostanze di trovare pesce apatico quasi per certo, si potrebbe partire subito con tecniche lente per non perdere tempo, poi in extremis adottare quelle di non recupero.

    (per mia esperienza)
    - rende di più la camola finta di Loris ben condita ;) di quella vera (provare per credere)
    Inoltre; la camola finta è sempre perfetta, mentre quella vera del cacciapesca è più facile trovarla di merda.
    Non male l'innesco di una camola finta + una vera... non male la pastella + una camola (artificiale o naturale) in punta d'amo attaccata a pelle.
    - Idem, preferisco spaghetto o gomma tipo lombricone all'esca naturale sia da fermo che in recupero.
    (secondo me il sistema di pesca alla trota suggerito da Leo è micidiale)
    - da fermi con vetrino meglio pasta galleggiante; da fermi con galleggiante meglio pasta affondante...
    - con galleggiante preferisco sempre l'affondante esattamente come nello striscio (es vetrino o maracas) molto leggero.
    In ultimo tocco l'argomento filo, dicendo che un nylon che si camuffa in acqua può dare più vantaggi del trecciato o fluorcarbon. Tubertini ne commercializza un tipo camouflage secondo me no plus ultra.

    Edited by Ciuffo® - 30/1/2023, 09:13
     
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    CITAZIONE (leork @ 28/1/2023, 12:15) 
    Ciao, premetto che pesco a spinning ( no trout area)in laghetti dovo sono consentite solo esche artificiali.
    Di solito mi regolo così: parto con esche di reazione, ondulanti, lipless ( tipo filibustiere) ..poi se le trote sono collaborative continuo con le hard bait ,magari aggiustando il tiro su colori, profondità di pesca e velocità di recupero. Al contrario se vedo che sono apatiche vado a waky con senko 3 pollici di Yamamoto( si lanciaveramente lontano), inizio spiombato e aggiungo peso (jig head) se stazionano in profondità.Se devo fare distanza con la gomma, innesco il senko dritto con un amo del n.1 e lo uso come un lipless, ma in modo più lento e sondo tutta la colonna d'acqua. Altra opzione soprattutto per le big sono i piccoli minnow o crank..poche mangiate ma buone. Non escludo i rotanti che possono dare belle soddisfazioni quando tutto tace.
    Comunque bel post , bravo 😉

    In poche righe hai riassunto incredibilmente bene una strategia di pesca con artificiali. Perfettamente logica con “partenza” più aggressivi all’inizio ed andando più verso la ricerca in seguito. Leggo con interesse dei tuoi consigli sul waky che come ho già scritto più volte in giro sto cercando di inserire nel mio bagaglio di pesca. Grazie per il tuo contributo!
     
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    Poi ci sono delle giornate che le trote sono apatiche da subito.. come dice giustamente Stefano ( ciuffo) ...ma questo è solo esperienza e ore passate a pesca...quindi vado direttamente di gomma o inniscata dritta o waky o drop shot..rigorosamente lentissimo o quasi fermo...occhio..la trota non mangia sul fondo...quindi il "fermo" è relativo..devi tenere l'esca nella fascia d'acqua dove si trovano e cercare di starci più tempo possibile...è questione di manico ed esperienza...poi con la pastella ..li senti con ciuffo è lui il maestro 😜
     
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    Orsetti invece che camole o bigattini Post molto vecchio ma a tema

    Edited by Ciuffo® - 4/2/2023, 00:49
     
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    CITAZIONE (leork @ 1/2/2023, 19:51) 
    ...è questione di manico ed esperienza...poi con la pastella ..li senti con ciuffo è lui il maestro 😜

    "maestro"?? :lol: ... ma dai!
    Leo: sparale meno grosse! :D
    Diciamo solo vecchio pescatore che è meglio.... và là! ;)
    CITAZIONE (leork @ 1/2/2023, 19:51) 
    Poi ci sono delle giornate che le trote sono apatiche da subito.. come dice giustamente Stefano (ciuffo) ...ma questo è solo esperienza e ore passate a pesca...quindi vado direttamente di gomma o innescata dritta o waky o drop shot..rigorosamente lentissimo o quasi fermo...occhio..la trota non mangia sul fondo...quindi il "fermo" è relativo..devi tenere l'esca nella fascia d'acqua dove si trovano e cercare di starci più tempo possibile...è questione di manico ed esperienza...poi con la pastella ..li senti con ciuffo è lui il maestro 😜

    La trota non mangia sul fondo? E' quello che sostengono tutti e come te ho pensato anch'io, fino a qualche anno fa.... poi pescando con Loris mi son dovuto ricredere.
    (davanti ai fatti non potevo altrimenti)


    Personalmente, con la pastella ho un rapporto di amore/odio.
    Capita che, consapevole di vedere meno mangiate, non mi va di riempirmi le tasche di vasetti e pescare a pastella. Anzi!
    Se potessi non la utilizzerei mai, perchè è una rogna, sporca, puzza, costa ecc. tuttavia e mio malgrado devo ammettere che si tratta dell'esca per trote più micidiale che esiste.
    (ovviamente tra quelle che conosco.... ma ormai, a 60anni, credo di conoscerle ed usarle quasi tutte)

    Proprio perchè non si ha sempre la fortuna di avere sotto pesce attivo, bisogna ricorrere ad esche più catturanti come la pastella appunto, altrimenti in testa alla mia classifica ci metterei gli artificiali duri, di seguito le gomme... poi il vivo, come orsetto, caimano, lombrico ... camola ecc.
    Ecco; tralasciando (non per importanza) che ogni esca è subordinata alla canna, alla montatura ed al "manico" del pescatore che in azione gli da vita, se la pastella vince su tutto c'è anche un perchè!

    Infatti, la pastella è in assoluto l'esca per trota più variabile e versatile che esista!
    Può sopperire da sola tutte le altre esche, sia in pesca dinamica che statica, in ogni sua forma o variante, dal recupero alla pesca da fermo.
    Addirittura, quando in inverno le trote son ferme sul fondo, il tipo affondante se la gioca con la gomma innescata a wacki. In questo caso, la montatura invernale è quella che useremmo a cavedani tra i sassi di una buca, in un piccolo torrente con acqua trasparente, cioè filo invisibile + amo con esca (STOP)
    (niente piombi... ne galleggiante ne altro! ... solo un filo affondante e l'amo)
    Una pesca questa in cui, è bandito il termine "orizzontale" e mal tollerato l'affondo "verticale" deciso; l'esca deve calare naturalmente, come un lombrico o piccolo rametto caduto in acqua per caso.

    Comunque...
    La pastella è disponibile commercialmente ma possiamo anche farcela in casa; può essere affondante o galleggiante, si può personalizzare in consistenza, sapore e o profumo, possiamo modificare anche la sua visibilità in acqua, da vistosa e brillante/luccicante, a discreta e schiva, quasi mimetica, la si può innescare da sola o per contorno di altro, si modella in infiniti modi e volumi.
    Resta inteso che se vogliamo pescare a pastella, dobbiamo attrezzarci in quel senso!!
    (un tir di roba appresso... non un paio di barattoli di Berkley e basta)

    Come detto all'inizio, se potessi non userei MAI la pastella, però devo ammettere che da sola può sostituire e vincere ogni altra esca per trote.
    Tanto mi sta antipatica la pastella, succede che io usi altre esche ma, consapevole sin dall'inizio che ne prenderò meno!

    Dopo una vita da allievo di pesca e o attento spettatore/ascoltatore, io ma non solo io, queste prove e comparazioni le ho già fatte.... semplicemente a differenza di altri non ho segreti e condivido la mia verità.
    Provare per credere!
    .... eeeh, badate bene che le conclusioni non si tirano dopo un turno di pesca ma in anni di esperienza.

    Edited by Ciuffo® - 6/2/2023, 19:50
     
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    ...beehhh..che dire..manico ed esperienza...meglio "vecchio pescatore volpone "🤣🤣🤣🤣🤣
     
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    Non abbiamo parlato delle uova di salmone.... però in questo periodo dicono la sua.
    Persino le uova di gomma rendono
     
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    Non mi sono dimenticato di questa discussione ma dei contributi del genere meritano innanzi tutto i complimenti e successivamente una risposta adeguata e “concentrata”! Appena possibile proverò ad aggiungere qualcosa di mio (difficile) e rispondere alle vostre considerazioni 😁
     
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    C’è da dire inoltre che le convinzioni di ognuno sono dettate anche dalla propria esperienza personale e quindi dai laghetti che si è frequentato abitualmente. Per esempio (dalla mia poca esperienza) vi posso portare anche testimonianza di un lago dove andavo spesso in cui le artificiali dure e le gomme non funzionavano mai (almeno per i molti da cui le ho viste usare) e le pastelle solo in alcuni periodi! Mentre le camole erano imbattibili.
    Un’altra considerazione che posso fare è che, per mio modesto parere, con trote più inselvatichite gli artificiali funzionano meglio! Mentre per trote molto “da allevamento” le esche naturali e pastella sono da preferire. Queste sono solo mie riflessioni personali perché, come detto da Ciuffo, un discorso di massima si può fare con cognizione di causa solo dopo anni di esperienza. Mi limito quindi a leggervi e proverò a mettere in pratica le vostre dritte.

    Domani andrò a pesca ed ho delle uova di salmone artificiali della Berkley gulp, proverò ad ascoltare il consiglio di Ciuffo!
     
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