ABU Cardinal Made in Sweden

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    Grazie a Ciuffo per la risposta. Effettivamente sul piede è riportato 790401 per entrambi, quindi li hanno fabbricati nel 79 (io avevo 20 anni). Vanno ancora benissimo. Unico problema è stata la rottura, avvenuta l'anno scorso, di una bobina. Ho rimediato facendomene io 4 al tornio. Fiero di esserne in possesso e, soprattutto, di pescarci da 40 anni.
    (Ho provato a postare una foto, ma non ci riesco)
     
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    CITAZIONE (stef59 @ 14/6/2018, 08:55) 
    Grazie a Ciuffo per la risposta. Effettivamente sul piede è riportato 790401 per entrambi, quindi li hanno fabbricati nel 79 (io avevo 20 anni). Vanno ancora benissimo. Unico problema è stata la rottura, avvenuta l'anno scorso, di una bobina. Ho rimediato facendomene io 4 al tornio. Fiero di esserne in possesso e, soprattutto, di pescarci da 40 anni.
    (Ho provato a postare una foto, ma non ci riesco)

    Per pubblicare le foto dovresti usare l'icona a nuvoletta blu "FFU" in alto a destra. Posizioni il cursore nel punto del post dove vuoi caricare l'immagine e di seguito apri FFU, poi: copi e incolli l'indirizzo dell'immagine se proviene dalla rete o, la apri direttamente dal tuo apparato se ce l'hai in memoria. ( sempre usando le funzioni di FFU )

    Fai tesoro del tuo Cardinal4 perchè pur identico è meno comune del 44 e, il primo modello ABU non verniciato a monocomponente alla nitro.
    Dal 78 in poi tutti i Cardinal Made in Svezia hanno vernici di finitura trasparente diamantata, bicomponente.
    Nessun mulinello oltre al cardinal di ieri o di oggi, vanta questa speciale verniciatura cotta ad alta temperatura che praticamente è eterna.(neppure le auto hanno una verniciatura di questo livello!)
    Anche la qualità dei metalli di pregio con cui sono composti i Cardinal non ha rivali, come la maestria nella meccanica con cui sono costruiti .
    Non a caso questa linea di Mulinelli era costruita per un Rè, quindi in pratica è la RollRoice dei Mulinelli.
    Se sbagli grasso/olio nella manutenzione di un Cardinal made in svezia non si scioglie come un (es) Shimano Stella!! Ho preso questo mulinello di fascia alta destinato al mercato orientale per fare un paragone dei materiali che usano oggi in oriente. E' risaputo che i prodotti migliori (es. Daiwa per dirne un'altro)non vengono importati da noi.
    Nello specifico: lo Stella ha guarnizioni e parti in plastica derivate dal petrolio che non possono stare in contatto a lungo con gli idrocarburi, perchè si squagliano.
    Quindi su questi " moderni " pulire alla svelta con WD40 o meglio Petrolio bianco (meno aggressivo) e usare solo sintetici, siliconici ecc come il Singer e Antigrippanti per la lubrificazione, mentre sui Cardinal possiamo fare un pò come ci pare, anche se quello che ho consigliato è meglio.

    Bobine in plastica
    Io sono una decina d'anni più giovane di te ma uso ugualmente da oltre 40 anni questi mulinelli con le bobine in plastica, senza però averne mai rotta una.
    C'è da dire che non sono di quelli che hanno la brutta abitudine di spessorare a nylon e, non essendomi mai adeguato ai Mulinelli fissi con l'archetto, ho pescato molto di più con i bobina chiusa.
    Il fatto che il Top dei Muli Reali avesse la più leggera bobina in plastica dotata di un anello per spessorare, dice tutto.
    Dal mio punto di vista, spessorare a filo è sbagliato perchè: riporta in superficie ed amplifica eventuali imperfezioni di imbobinaggio della lenza utile, lasciando la zona liscia della gola e la parte di filo comunque meglio imbobinata, ad una profondità inservibile. A maggior ragione è meglio usare uno spessore rigido se si carica trecciato perchè questo ha la caratteristica di stringere sempre durante la pesca e, quindi strangolando in condizioni di materiale termoplastico, alla lunga lo spacca in due.
    L'alluminio ha pochissima dilatazione ed è per questo motivo che hanno avuto successo i motori Diesel. Tuttavia questa lega è vantaggiosa nelle auto anche perchè pesa meno della ghisa, però rapportata ai mulinelli è troppo pesante rispetto alla plastica.
    ( l'allumino pesa oltre il doppio dell'acqua mentre la plastica, uguale o di meno )
    Secondo me una bobina degna del Cardinal che possa sostituire quella originale deve pesare uguale o meno; quindi anche leghe alluminio anticorodal con magnesio silicio pesano troppo.
    Una buona soluzione per costruirsi una bobina per il Cardinal è una stampante 3D come quella che ha costruito Marco1956 e un materiale giusto potrebbe essere il Tecnopolimero.
    Bobine in alluminio per il Cardinal venute al seguito del Lesto di Torino ne ho viste tante e, tra queste la più bella e meglio rifinita la produce l'amico Paride di Spilamberto (MO) ed è tutt'ora in commercio a disposizione di chi la cerca e non è capace di farsela da solo.
    Guarda il caso, Paride è un pescatore, appassionato estimatore del Cardinal made in svezia, un maestro al tornio, un esperto di meccanica e di metallurgia, come suppongo sia tu.

    Edited by Ciuffo® - 14/6/2018, 11:36
     
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    Ecco qua la foto dei miei due cardinal 4. Sul piede si vede l'anno.
    La bobina in anticorodal "paga" circa 25g rispetto a quella in plastica. Non sono pochi, forse si può guadagnare ancora qualcosa riducendo gli spessori. Pensa che, durante la fase acuta della malattia, ho fatto fare un trattamento di ossidazione con polveri di titanio per eliminare l'usura superficiale e diminuire drasticamente la rugosità. Il trattamento di chiama Duralti e dà un effetto ceramico alla superficie. Quella che vedi in foto non lo aveva ancora.

    Ne approfitto per chiedere un'altra cosa. Hai un consiglio su dove comprare il filo rosso che fa da tenuta sul bordo inferiore ? Oppure c'è qualcosa di equivalente che lo può sostituire ? Tra l'altro ho lo stesso problema anche per il crack 100...
     
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    Molto bella la tua Bobina in alluminio... molto curata! :b:
    E' una finezza anche il rivestimento ceramico, sicuramente migliore di un'anodizzazione comune; COMPLIMENTI davvero!! :o:
    Però Paride è più malato di te :D ed ha modificato e costruito tutto di sana pianta.
    La bobina di Paride ha anche un diverso pulsante in alluminio che rende impossibile l'aggrovigliarsi del filo accidentale sia sotto che sopra, nuova molla e rondella in acciaio inossidabile.
    Pure la sua è una ventina di grammi in più di quella in plastica e da li c'è poco da scappare perchè bisogna fare i conti con la lega d'alluminio che deve pur sempre mantenere certe caratteristiche ed essere lavorabile a freddo.
    Lui ha già svuotato l'impossibile; dice che si potrebbe guadagnare qualche altro grammo di leggerezza facendo dei fori e delle asole ornamentali ma poi, quanto ti viene a costare di lavorazione? Poi c'è il montaggio ecc... Già così ti costa almeno 20€ a te.
    Ne vale la pena? Anche se la fai in Ergal non raggiungi mai la leggerezza della plastica dell'epoca o dei polimeri di oggi che tutto sommato per il lavoro che debbono fare, tengono come il metallo.

    Quel filo metallico rivestito in rosso che serve per non far entrare lo sporco sotto la bobina; una finezza anche del Crack100.
    Secondo me non è facile trovarne uno uguale e commerciale che lo possa sostituire. :unsure:
    Forse bisognerebbe orientarsi sulle matasse elettriche degli avvolgimenti dei motori che, non saranno di colore rosso ma pur sempre metalliche e rivestite di resina epossidica.
    Sinceramente non ci siamo mai posti il problema di questo filo e all'occorrenza ne abbiamo recuperato da altre bobine di scarto.
    Magari qualch'uno del forum che come in tanti leggono senza scrivere, una volta tanto può darci un consiglio?

    Edited by Ciuffo® - 9/11/2021, 06:53
     
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    Ciao Ciuffo.
    Riguardo alla domanda se ne valga la pena da un punto di vista economico, se ricordo bene qualcuno aveva detto che "la differenza tra i giocattoli degli adulti e dei bambini sta nel loro costo".
    Ecco, questa è la risposta....
     
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    Già... questo è vero! :)
    Toglierci soddisfazioni non ha prezzo.

    Senti.... e al riguardo del filo rosso hai poi trovato qualch'cosa? Quello che ti ho suggerito secondo te può andare ? :unsure:
     
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    Il filo di rame degli avvolgimenti dei motori o dei trasformatori credo non vada bene. Infatti quello che serve è un filo "peloso" che non faccia attrito tra bobina e parte rotante ma che impedisca al filo di infilarsi sotto. Sto pensando di provare a intrecciare due filetti di rame sottilissimo con in mezzo della lana. Appena ho tempo provo e vi faccio sapere...
     
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    CITAZIONE (stef59 @ 18/6/2018, 11:20) 
    Serve è un filo "peloso" che non faccia attrito tra bobina e la parte rotante ma che impedisca al filo di infilarsi sotto. Sto pensando di provare a intrecciare due filetti di rame sottilissimo con in mezzo della lana. Appena ho tempo provo e vi faccio sapere...

    Questa è una bella idea! :o:
    Per twistare i fili potresti usare un avvitatore.
     
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    www.amazon.co.jp/Magnet-%E3%83%9E%...AERMYDQFQZ7FWKW

    www.amazon.co.jp/%E3%83%87%E3%82%A...MDSNVHW2MHB933B

    www.amazon.co.jp/Avail-%E3%82%A2%E...D2BFYSZJJJX6GE1

    www.amazon.co.jp/%E3%80%90IOS-Fact...D2BFYSZJJJX6GE1

    Un pò di storia (autore Mauro Vaccà)
    Mi è sembrato giusto e doveroso citare con il dovuto rispetto ed
    ammirazione, una breve storia riguardante la famosissima fabbrica svedese di mulinelli ABU. Forse non tutti sanno che la sigla ABU non si riferisce come si potrebbe pensare alle iniziali del fondatore ma bensi' ad altro significato. AB in svedese si riferisce a “società – corporazione” ed U sta per Urfabriken (fabbrica di orologi). Da questa fabbrica fondata nel 1921 da Carl August Borgstrom a Svangsta sulle rive del fiume Morrum venivano prodotti orologi da taschino e tassametri nonché contatori per telefoni pubblici, ma durante la seconda guerra mondiale le domande ovviamente si ridussero notevolmente e complice la prematura morte di Carl nel 1934 la conversione fu quasi obbligatoria.
    Il figlio Gote grande appassionato di pesca e meccanica di precisione decise di produrre mulinelli da pesca di alta qualità.
    La produzione inizio' con gli eccellenti rotanti della serie Record ed Ambassadeur i quali ebbero un enorme successo.
    Nel 1950 ABU si avvale della collaborazione della svizzera Rekord per la vendita dei modelli 500-600-700 a bobina fissa per lo spinning. Il breve rapporto tra le due case non fu affatto felice ma da qui ABU acquisi' il brevetto della frizione posteriore.
    Inizio' successivamente una joint-venture con la tedesca Sportex per la vendita dei modelli 400-450 e con l'italiana Zangi di Torino per i modelli 222-225-888-999-1000.
    Ma la svolta nella produzione in proprio si ebbe nel 1955, infatti vennero prodotti nella fabbrica svedese i modelli 333 e 444 a frizione posteriore e fu subito un enorme successo.
    Successivamente nel 1960 un analogo successo lo ebbero i mulinelli serie 500 a bobina chiusa senza archetto ed in particolare l'ambito 505.
    Ma veniamo al Best Seller :nel 1965 ABU stupisce il mondo della pesca con un prodotto che farà storia , è il modello 66 Cardinal! Sarà il mulinello che darà il nome ad una dinastia di mulinelli a bobina fissa che non ha eguali e rimarranno tali per decenni !un successo senza precedenti nel settore della pesca sportiva dovuto all'utilizzo di materiali nobili, ad una tecnologia di precisione ad un design accattivante ed a caratteristiche di funzionamento eccezionali .
    Il 66fu il progenitore dei successivi 77,44 e 33 il piu piccolo ed amato a livello mondiale ! Un paio di anni piu tardi ABU stipula un accordo contrattuale con l'americana Zebco che permette la commercializzazione durata fino ai primi anni '80 della serie Cardinal con il marchio Zebco ma prodotti in Svezia.
    Nel 1974 dopo la morte di Gote, prende le redini il figlio Lennart (Lenn) che contribui' al successo produttivo con l'introduzione dei modelli super veloci X dalla colorazione specifica.
    Nel 1978 Lenn acquista da fallimento la statunitense Garcia e si sposta negli States per avviare la produzione in America.
    E siamo nel 1981 quando Lennart Borgstrom vende le sue azioni residue ad Incentive e lascia l'azienda per avviare una propria attività negli Stati Uniti.
    Da qui si susseguirono diverse acquisizioni da parte di altre società di differenti nazioni , ultima per ordine di tempo la Malese Pure fishing.
    Lultimo mulinello che usci' dalla fabbrica di Svangsta fu il famosissimo Suveran (Sovrano) 1999-2001 .Anche questomodello stupi' per la tecnologia applicata, imateriali e la particolarissima frizione sotto il rotore .
    Voglio sottolineare che ABU nella persona di Len Borgstrom fu premiato ed inserito nella Hall of Fame negli Stati Uniti per il suo contributo dovuto agli straordinari prodotti per la pesca in tutto il mondo.


    Edited by Ciuffo® - 9/1/2022, 19:58
     
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    i Jappi si che se ne intendono, e non è neanche carissimo, con 230 euro piu o meno porti a casa un cardinal 3 nuovo di pacca, chissà se si trova anche usato
     
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    CITAZIONE (marco1956 @ 18/9/2018, 17:00) 
    i Jappi si che se ne intendono, e non è neanche carissimo, con 230 euro piu o meno porti a casa un cardinal 3 nuovo di pacca, chissà se si trova anche usato

    La replica Jap della serie 3 svedese ha la bobina troppo piccola di diametro (non mi piace per nulla) e prefreisco di gran lunga la serie 4, originale o replica che sia.
    (l'ideale sarebbe avere il diam bobina del 66 sul corpo del serie 3 e del 77 sul corpo della serie 4)

    ABU Cardinal costuiti nuovi oggi a doppia molla ma usati, non ricordo d'averne visti in rete... comunque dovrebbero esserci, perchè no?
    Personalmente non ho mai preso in considerazione la cosa di comprarne altri nuovi o usati....
    quelli vecchi made in Svezia sono eterni, vanno da Dio e sempre come nuovi.
    Anzi!!! Meglio dei nuovi.
    Ho appena cestinato il mio ultimo acquisto...e tra i muli di oggi era tra quelli migliori.
    Non riuscirò mai ad abituarmi agli archetti impuntosi.
    I mulinelli moderni (anke i top di gamma da 400...800\1000 e passa euro)
    FANNO CAGARE TUTTI!!!
    Chi sostiene il contrario non ha mai provato un doppia molla made in Eur.
    (cn tutto il rispetto: parlano x ignoranza in materia)

    Edited by Ciuffo® - 6/12/2021, 20:12
     
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    Questo mulinello (nuovo) del tutto identico all'ABU Cardinal Made in Sweden, ha uno speciale cuscinetto ceramico sull'alberino che lo rende scorrevole come quelli moderni, il rullino guidafilo su cuscinetti stagni, l'archetto che si può chiudere sia manualmente che con la manovella rendendo lo scatto ancor più veloce, privo d'impuntamenti escludendo ogni probabilità di chiusura accidentale, un nuovo pacchetto frizione con dischi carbonio e ceramica, una modifica che silenzia l'antiritorno ma, non preclude il suo disinserimento al bisogno; esattamente il tutto come in origine sullo svedese.


    Direi che possiamo fregarcene se questo mulinello non corrisponde agli attuali canoni estetici!!
    Anzi!
    Siccome che, con questi valori aggiunti al progetto originale svedese, un mulinello a bobina aperta fissa, migliore non esiste... il bello secondo me, dovrebbe passare da qui. ;)
    (costa meno di 300€)

    Edited by Ciuffo® - 21/10/2018, 20:29
     
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    Custom e ricambi ABU (qui anche rullino guidafilo su cuscinetti)

    Roller_bearing_ABU_Cardinal


    www.hedgehog-studio.co.jp/product/4131

    Pacchetto frizione in carbonio e silenziatore antiritorno IOS

    (attenuatore del rumore )


    Foto
    ABU_pacchetto_frizione_e_riduz_rumore_antiritorno
     
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    Sono appena tornato da una pescata in Magra, canna Daiwa AW-1020, mulinello Abu Cardinal 44 II serie, filo 0,12, ho portato a guadino un cefalo da oltre un chilo incazzato come una pantera, la frizione del cardinal è spettacolare, mai un impuntamento, in effetti il rumore sul recupero c'è ma, a mio parere, fa parte del pacchetto, non credo che lo aggiornerò, lo trovo totalmente godurioso già cosi di serie da non desiderare di modificarlo, però mi fa piacere che qualcuno provi a offrire qualche miglioria, vuol dire che di pescatori che lo usano ce ne sono ancora tanti
     
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    CITAZIONE (marco1956 @ 21/10/2018, 20:12) 
    Sono appena tornato da una pescata in Magra, canna Daiwa AW-1020, mulinello Abu Cardinal 44 II serie, filo 0,12, ho portato a guadino un cefalo da oltre un chilo incazzato come una pantera, la frizione del cardinal è spettacolare, mai un impuntamento, in effetti il rumore sul recupero c'è ma, a mio parere, fa parte del pacchetto, non credo che lo aggiornerò, lo trovo totalmente godurioso già cosi di serie da non desiderare di modificarlo, però mi fa piacere che qualcuno provi a offrire qualche miglioria, vuol dire che di pescatori che lo usano ce ne sono ancora tanti

    La tua AW 1020 è una gran canna e assieme alla Evanon ha detenuto il podio del valore per 30anni.
    Tuttavia si tratta di canne superate e, lo devi ammettere nonostante tu abbia metabolizzato la loro fragilità.
    Grazie alla nanotecnologia, oggi esistono Bolognesi con ogni tipo d'azione che a parità di peso e con diametri inferiori rispetto a quelle regine vtg, hanno una potenza nettamente superiore.
    Va da se che se parliamo della stessa potenza, quelle in grafene pesano la metà di quelli in vecchio composito di carbonio.

    Per quanto riguarda il Cardinal...
    Con tutto il rispetto per il nuovo pacchetto frizione in carbonio da mettere sul Cardinal svedese che, certamente non può essere peggiore dell'originale; neanch'io ho mai sentito la minima necessità di cambiarlo.
    Pescatori come noi; non quelli solo da tastiera e portatori sani di cataloghi, che usano i Cardinal Svedesi ce ne sono ancora tanti davvero e, quando diciamo tanti, dobbiamo considerare che di questi ABU in giro ce ne sono milioni. (non due o tre!!)
    Basti pensare che l'ABU Cardinal nato per la famiglia reale di Svezia, spodestò Mitchell dal trono quando deteneva il monopolio mondiale della produzione Mulinelli.
    Non sono io a dire queste cose ma i numeri e la storia.

    Quelli che non lo usano sono di 2 categorie:
    1) coloro che seguono la moda
    2) quelli che non lo conoscono

    L'abu Cardinal44 Svedese di 50anni fa, ti permette occasionalmente di tirar su un tonno di taglia senza fare una piega e questo a vita ma, come se non bastasse esistono pure i suoi fratellini sia minori che maggiori, con diversi rapporti di recupero per ogni modello.

    Inoltre direi che sul nuovo o sul vecchio modificato:
    cioè, con rullino guidafilo stagno su cuscinetti, totalmente silenziato nella marcia, più fluido ancora sia a vuoto che sotto carico e, con la possibilità di chiudere un fantastico archetto a doppia molla sia manualmente che con la manovella, si stia parlando del massimo che può pretendere un pescatore.

    Questo vale anche per la poliedricità dell'attrezzo (parlo della serie 4) che senza necessità di comprare tutta la gamma, permette di svolgere alla grande ogni specialità di pesca su acque interne e dintorni.
    Ma ripeto! Volendo la gamma dei Cardinal come il nostro (Marco) comprende tutte le taglie.
    Ci tengo a precisare che questi mulinelli non pesano di più di quelli moderni!!!
    Bilancia alla mano per gli scettici!!

    Edited by Ciuffo® - 21/10/2018, 21:23
     
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